
Milano accoglie un’iniziativa pionieristica nell’educazione digitale: la consegna delle “Patenti Smartphone” agli studenti delle scuole primarie e secondarie. Un progetto che vede l’IC Viale Legnano di Parabiago come capofila e coinvolge esperti, forze dell’ordine e istituzioni nella formazione di giovani cittadini digitali consapevoli, capaci di navigare nel web riconoscendone opportunità e pericoli .
Una giornata storica per l’educazione digitale milanese
Milano, 5 maggio 2025 – Una giornata memorabile quella vissuta all’IIS Artemisia Gentileschi di Milano, dove si è celebrata la cerimonia di consegna delle “Patenti Smartphone e Foglio rosa” agli studenti delle classi della Scuola Primaria e alle prime classi della Scuola Secondaria di I Grado che hanno completato il percorso formativo.
L’evento, ospitato nell’aula magna dell’istituto grazie alla generosa accoglienza della dirigente Gennarelli, è stato moderato dalla dirigente dell’istituto Viale Legnano , dottoressa Monica Fugaro. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi ospiti illustri, evidenziando l’importanza cruciale della collaborazione tra istituti scolastici nell’ambito dell’educazione digitale.
“Un punto davvero importante nel percorso di crescita e maturazione di generazioni letteralmente irretite dalle nuove tecnologie – ha sottolineato la dirigente Fugaro.
La dirigente ha voluto esprimere particolare gratitudine alla dirigente Letizia Affatato dell’ambito di Milano, la cui presenza ha rappresentato una “concreta testimonianza della vicinanza istituzionale e dell’impegno congiunto” della comunità scolastica verso l’educazione digitale delle nuove generazioni. Un ringraziamento speciale è stato rivolto a tutti i membri della rete “Patente Smartphone”, un esempio virtuoso di collaborazione interistituzionale che ha permesso di sviluppare un progetto formativo di grande valore educativo.

I protagonisti dell’iniziativa
La dirigente Affatato ha aperto la sessione ringraziando per l’ospitalità nella sede del Gentileschi la dirigente Gennarelli, ribadendo il valore dell’iniziativa di rete. Nel suo approfondito intervento, ha sottolineato come i dirigenti scolastici abbiano “un ruolo fondamentale nel coniugare le responsabilità organizzative con la dimensione educativa della loro missione” evidenziando che si tratta di “una sfida complessa che richiede visione e competenza, particolarmente in un’era digitale che evolve con straordinaria rapidità e che propone ai nostri studenti opportunità e rischi in continuo mutamento”.
La dirigente Affatato ha voluto porre l’accento sull’importanza del riconoscere e valorizzare “l’impegno straordinario dei nostri docenti che ogni giorno sono in prima linea con gli studenti”, sottolineando come il progetto della Patente Smartphone rappresenti un esempio concreto di come la scuola possa rispondere in modo coordinato alle sfide educative del presente.
La Polizia Postale: sentinelle del web
Un contributo fondamentale è giunto dal Dott. Marco Domizi della Polizia Postale, con un intervento dal titolo “A scuola tutto bene, centro operativo per la sicurezza cibernetica”.
“L’ago della bilancia per auto-difendersi in rete sono proprio i ragazzi, che possono evitare che alcuni video diventino virali” – ha affermato Domizi. Il suo messaggio ai giovani è stato chiaro e diretto: “Dovete essere dalla parte giusta, segnalando alle piattaforme e a noi l’immondizia del web. Voi siete importantissimi”. Ha esortato gli studenti a diventare “cittadini digitali verificati, sentinelle del web”, invitandoli a rinnovare anno dopo anno la patente appena conseguita.
La testimonianza della Senatrice Ferrara
Particolarmente toccante l’intervento della Senatrice Elena Ferrara, promotrice della legge 71/2017 contro il cyberbullismo, che ha condiviso la genesi della normativa, nata dalla tragica perdita di una sua ex alunna, vittima di cyberbullismo.
“La legge 71/2017 si concentra sul digitale perché i ragazzi erano soli, senza competenza dei loro genitori” – ha spiegato la Senatrice. Un passaggio significativo del suo intervento ha riguardato l’accesso ai social network: “Se avete un account TikTok o altro, è bene che ci riflettiate, perché avrete di certo messo un’età sbagliata. È esattamente come guidare senza patente”.
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Una comunità digitale consapevole
Il Dottor Andrea Donati ha portato la prospettiva delle comunità educative, evidenziando l’importanza del progetto con parole incisive: “Lo smartphone è un mezzo, la patente serve per la testa, non tanto per lo smartphone.” Ha messo in guardia i giovani sui rischi degli algoritmi che guidano la nostra esperienza online: “Gli algoritmi sono un modo per dirvi dove dovete andare, cioè sulla strada che le società dei social network vogliono che voi frequentate”.
Donati ha concluso con un messaggio potente: “Lo strumento più importante per andare in web è la testa, unica cosa che può cambiare il mondo.” Ha inoltre annunciato con orgoglio che il progetto della patente smartphone verrà presentato al Convegno Mondiale sul Bullismo in Norvegia dall’11 al 14 giugno, dopo aver già suscitato interesse in un distretto della Corea del Sud.
Il contributo alla rete di scuole che promuovono salute
La dirigente Fugaro, riprendendo la parola, ha voluto evidenziare come “i contenuti del progetto sono congruenti anche agli obiettivi della rete di scuole che promuovono salute, rete molto ampia e capillare in Lombardia”. Ha sottolineato inoltre che “il percorso verso la patente risponde anche alle raccomandazioni di ATS Lombardia per promuovere benessere”, inserendo così l’iniziativa in un contesto territoriale di prevenzione e promozione della salute più ampio.
La Dottoressa Stampini dell’Ufficio Scolastico, che segue il monitoraggio delle reti sub provinciali di Milano di scuole che promuovono salute, ha confermato questo allineamento di obiettivi: “Queste scuole non intendono la salute come assenza di malattia, ma come star bene insieme a scuola e non solo. Questo star bene è fisico e virtuale.”
La rappresentante dell’Ufficio Scolastico ha concluso esprimendo la sua gioia per poter consegnare le patenti e i fogli rosa agli studenti, ringraziando tutti i presenti per il lavoro svolto.
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Un documento prezioso per il futuro digitale
La cerimonia si è conclusa con la consegna delle Patenti Smartphone tra l’emozione dei presenti: un documento prezioso che i giovani potranno portare sempre con sé, simbolo tangibile della loro capacità di navigare consapevolmente nel mondo digitale.
“Internet è un filo rosso che non si vede ma ci unisce, dobbiamo aiutare chi è in difficoltà” – citando il cantante Alfa, ha ricordato Donati nel suo intervento finale.
L’iniziativa “Patente Smartphone” rappresenta un esempio concreto di come la scuola italiana stia affrontando le sfide dell’era digitale, formando cittadini consapevoli e responsabili, capaci di cogliere le opportunità della rete senza cadere nelle sue insidie. Il successo di questo progetto è frutto di un lavoro di rete che ha visto coinvolte numerose istituzioni, dall’IC Viale Legnano come scuola capofila, alla rete di scuole che promuovono salute , passando per l’Ufficio Scolastico, ATS Lombardia e la Polizia Postale. Un modello di eccellenza che, come dimostrato dall’interesse internazionale, potrebbe presto diffondersi ben oltre i confini nazionali .
